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STEP #28: LA SINTESI FINALE

Siamo giunti, con quest’ultimo step, alla fine di questo lungo viaggio alla scoperta del criptoscopio.   Il nostro viaggio è iniziato un passo indietro rispetto alle origini dello strumento, quando, a partire dalla fine del XIX secolo, Wilhelm Conrad Röntgen fece la sua grande scoperta: i raggi X ( STEP#04 2/2 ). Partendo proprio da questa scoperta, che è stata in grado di rivoluzionare il mondo della scienza e della medicina, abbiamo potuto osservare la nascita della radiologia ( STEP#04 1/2 ), disciplina che si occupa dello studio e delle applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche. In campo medico tale disciplina, servendosi delle radiazioni, si è sviluppata al fine di acquisire immagini dell’anatomia interna del corpo umano. E’ in questo contesto ( STEP#09 2/2 ) di innovazione nel campo medico, dove la radiologia si classifica come prima tecnica della diagnostica per immagini ( STEP#14 ), che nasce una sorta di piccola camera oscura a tronco di cono in grado di vedere in t

STEP #27: LA MAPPA CONCETTUALE

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STEP #26: LA CHIMICA E GLI STRUMENTI SCIENTIFICI

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In questo step ci focalizzeremo in modo particolare sul fenomeno della fluorescenza e la sua stretta connessione con lo schermo fluorescente del criptoscopio, ossia uno schermo costituito da uno strato di sostanze fluorescenti, come ad esempio il platinocianuro di bario o calciotungastato. Queste sostanze sono in grado di emettere luminescenza indotta nel visibile: infatti se colpite da una radiazione ne assorbono la luce incidente emettendo poi, con brevissimo ritardo, altre radiazioni di lunghezza d’onda diversa da quella incidente.  Questa proprietà ci consente anche di capire perché il criptoscopio permette una visione delle immagini solo in tempo reale : infatti il fenomeno della fluorescenza cessa al cessare della causa eccitratrice, i raggi X. Da non confondere con il fenomeno della fosforescenza in quanto quest’ultimo prosegue invece per un tempo più o meno lungo dopo che è venuta meno la radiazione incidente.  

STEP #25: COSE PERSONALI

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Tra le mie cose personali ho selezionato come memento un omino della Lego raffigurante una guardia reale britannica. Questo omino, situato nella mia camera, sulla scrivania, mi riporta alla mente bellissimi ricordi del mio viaggio  a Londra, viaggio in cui ho preso anche per la prima volta l’aereo.  L’ utensile  che ho selezionato a non cui non posso rinunciare, che utilizzo quasi dalla mattina alla sera, sono le mie cuffiette bluetooth. Comodissime perché senza filo, mi permettono di portarle sempre dietro in ogni occasione, da una lezione online a casa ad un momento di relax all’aperto.  Infine ho selezionato come amuleto , che per me è soprattutto un portafortuna, la collana che mi è stata regalata alla nascita da mia nonna. La indosso sempre e rappresenta per me parte del passato ma anche un buon auspicio per il futuro.  

STEP #24: LE PAROLE NELLA STORIA

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  Ngram del termine "cryptoscope" nella bibliografia tra il 1800 e il 2019 Inizialmente è stato preso in analisi il termine “ cryptoscope ” nella bibliografia. Come emerge dal grafico, lo strumento ha avuto qualche picco, anche se di scarsa intensità, già decenni prima della sua invenzione, avvenuta invece nel 1896 per opera del fisico e professore universitario Enrico Salvioni. Possiamo osservare proprio nel periodo circa l’ invenzione dello strumento la presenza di un picco, un dato assai prevedibile che ci potevamo aspettare. Vediamo invece come in anni più recenti il termine abbia perso di intensità in quanto lo strumento risulta ormai datato e continuamente rimpiazzato dalle nuove tecnologie.  Da notare invece come il grafico inizi a crescere intorno agli inizi del 1890, anni in cui iniziarono i primi studi sui raggi x effettuati da Tesla, Crookes e Hertz, per poi arrivare nel 1895 con la vera e propria scoperta dei raggi x da parte di Wilhelm Conrad Röntgen. Scoperta ch

STEP #23: LA NORMATIVA

Essendo il criptoscopio un apparecchio radiografico, le normative legate a questo strumento possono essere ricondotte il linea più generale alle normative riguardanti la radioprotezione. Anche se nei primi anni dopo l’invenzione dello strumento, nel 1925, non era ancora stata scoperta la dannosità dell’esposizione alle radiazioni, più tardi in Italia, nel 1964, troviamo una prima normativa nazionale di radioprotezione. In Italia infatti esisteva e esiste tutt’ora un regime giuridico dell’impiego pacifico dell’energia nucleare, nel quale rientra quindi, come caso particolare, la detenzione e l’impiego di macchine generatrici di raggi X o la detenzione e l’impiego di sorgenti radioattive artificiali a scopi diagnostici e terapeutici.  Uno dei primi decreti legislativi nati a riguardo è il Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 230 ( D. L.vo 230/1995 ) ovvero il “Regolamento di Radioprotezione della sorveglianza fisica e medica”, in attuazione di alcune direttive Euratom, il trattato che i

STEP #22: UN MANUALE D'USO

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Il criptoscopio come già detto in precedenza è un strumento radiografico, una sorta di piccola camera oscura a tronco di cono che permette, appoggiato agli occhi, di vedere immagini prodotte dai raggi X su uno schermo fluorescente. Cercheremo in questo post di ricreare un suo manuale d’uso, elencando alcuni semplici passaggi da effettuare.   Prima di iniziare con la descrizione della procedura d’uso è importante evidenziare alcune condizioni affinché che lo strumento possa essere adoperato:  Un luogo all’oscuro , per poter così osservare gli effetti di fluorescenza  In presenza di una fonte di raggi X , in tal caso il tubo radiogeno: qui un fascio di elettroni ad elevata energia, prodotto da un filamento incandescente (catodo), viene “sparato” contro gli “atomi bersaglio” di una placca metallica (anodo), creando così i raggi X Ricreato un luogo poco illuminato e prodotti i raggi X attraverso il tubo radiogeno, l’operatore può quindi, munendosi di criptoscopio, andare a posizion