STEP #09: IL CONTESTO (2/2)

La fine del XIX secolo fu caratterizzata da importanti innovazioni in campo medico. La medicina beneficiò delle scoperte e degli apporti tecnici di nuove scienze, quali la chimica e la fisica. E’ in questi anni che nasce la diagnostica per immagini, o immaging, termine moderno utilizzato per indicare tutte le modalità di formazione delle immagini biomediche utilizzate a scopo diagnostico e, in alcuni casi, terapeutico. La prima tecnica di diagnostica per immagini a essere scoperta e utilizzata è stata la radiologia, la cui nascita è strettamente legata alla scoperta, dovuta a W.C. Röntgen (1895), della proprietà dei raggi X di evidenziare la struttura del corpo umano impressionando l'emulsione di una pellicola fotografica. Nello stesso anno della scoperta dei raggi X, Michele Idvorsky Pupin riuscì ad inserire un foglio di carta rivestito di una sostanza fluorescente sulla lastra fotografica, abbassando così drasticamente il tempo di esposizione necessario e il conseguente livello di radiazioni emesse. Il risultato fu l’ annerimento della pellicola dovuto per il 95% agli schermi di rinforzo e solo per il restante 5% direttamente ai raggi X. 

Dalla combinazione delle due scoperte sopracitate nasce un dispositivo in grado di vedere  immagini prodotte dai raggi X su uno schermo fluorescente, il criptoscopio.  


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