STEP #12: NEL CINEMA
In questo post, andremo a scovare la presenza del criptoscopio nella cinematografia, in modo particolare ambientata nei primi anni del XX secolo, più nello specifico durante la Prima guerra mondiale.
Infatti allo scoppio della Prima guerra mondiale gli eserciti in conflitto iniziarono a dotarsi di impianti radiologici negli ospedali militari e, successivamente, anche nelle ambulanze in prima linea. Il merito di questa innovazione si deve all’impegno di Maria Skłodowska, nota come Marie Curie. La studiosa, punto di riferimento per le applicazioni del radio in medicina, aveva intuito che le sue competenze e le sue scoperte potevano essere utili al fronte, di aiuto ai medici nelle difficili operazioni negli ospedali da campo di estrazioni di pallottole o anche per sistemare ossa rotte. Riuscì a convincere il Governo francese a istituire i primi servizi di radiologia mobili, messi poi a disposizione alla fine di ottobre 1914. Un semplice e rudimentale apparecchio collocato su una piccola vettura chiamata petite Curie.
È proprio in questo contesto che troviamo il criptoscopio tra gli strumenti di radiologia. Nel film francese “Marie Curie, un femme sur le front”, lo ritroviamo in varie scene di intervento medico-chirurgico, alcune delle quali riportate in basso Figura 1,2,3 con riferimento ai minuti relativi alla scena, dove in alcuni casi è la stessa Marie Curie a farne utilizzo.
Potete trovare il film completo al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=Q22KBwlqW-8&t=51s
E il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=qvlgl3gpZVw&list=PLnBDOquV3gjSQ8ZNJI-DXwSQug0GJGW0H
Figura 1, minuto: 50:30
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